Venti anni compiuti senza una vera e propria festa, solo un brindisi sul campo da golf per festeggiare il prestigioso compleanno. Il triste periodo di emergenza Covid, anche se impedisce di celebrare in maniera degna questa ricorrenza, non oscura però i grandi traguardi raggiunti dal Parco di Firenze, il circolo di golf a pochi minuti dal centro storico e riuscitissimo esempio di campo cittadino. “Abbiamo realizzato un’opera di recupero e risanamento ambientale importante – ha ricordato il presidente Giuliano Bagnoli (nella foto, il secondo da sinistra con lo staff del Parco: Barbara Nardini, Roberto Fanelli e Giuliano Giovannini) – e abbiamo reso il golf accessibile e popolare. In questi anni abbiamo formato circa 1300 giocatori, molti dei quali sono poi andati in club più grandi e prestigiosi, e abbiamo sfatato il luogo comune di uno sport solo per ricchi e snob”.
Era venerdì 17 novembre 2000 quando venne inaugurato il campo pratica, realizzato al posto di due campi da calcio dismessi del Firenze 5. E nel corso di questi 20 anni quell’area abbandonata dell’Argingrosso, fra il fiume Arno e il quartiere dell’Isolotto, ha ripreso nuova vita fino a trasformarsi nel terzo circolo della Toscana (dopo Ugolino Firenze e Pavoniere Prato) e il cinquantesimo in Italia con i suoi quasi 500 soci. Nel 2006 sono state realizzate le prime 6 buche e nel 2013 è stato completato il percorso a 9 buche, allungato nel 2017 per diventare un par 31 (4 par 4 e 5 par 3), impreziosito da un’efficiente area approcci e da un putting green molto allenante. La crescita del Parco però non si ferma qui. “Vorremmo diventare un campo a 12 buche, abbiamo già acquistato i terreni per ingrandirci – annuncia Bagnoli – e soprattutto vorremmo realizzare la club house. Trovandoci nell’area di cassa di espansione dell’Arno, non sono previste nuove costruzioni, ma solo il restauro conservativo di quelle esistenti, ossia il rudere della casa colonica vicino al tee di partenza della buca 3. Sarebbe bello poter festeggiare i 25 anni del Parco di Firenze con questa realizzazione”.
La promozione è il piatto forte del circolo presieduto da Bagnoli, da 5 anni presidente anche di Golfimpresa (il consorzio che comprende 63 circoli del Nord e Centro Italia), ma il Parco si caratterizza anche per l’attività giovanile, iniziata nel 2003: dal campo dell’Isolotto sono passati alcuni dei migliori talenti del golf toscano e italiano come Giacomo Spoti e Matilde Innocenti Angelini, solo per citare i più famosi. Inoltre il Parco di Firenze ha un intenso calendario agonistico, con gare il mercoledì e il sabato. Senza contare gli ospiti illustri come l’allenatore della Fiorentina Cesare Prandelli e il club manager viola Giancarlo Antognoni.