Parola di greenkeeper: la manutenzione ai tempi del Covid

Il 2020 è finito. Un anno di crisi, difficile per tutto il mondo. In Italia si sono susseguiti decreti su decreti che hanno fatto chiudere temporaneamente molte attività e posto forti limitazioni ad altre. In tutto ciò i campi da golf sono fortunatamente rimasti aperti nonostante un breve periodo di chiusura in primavera, seguito da numerose restrizioni per garantire il distanziamento sociale.

A inizio anno, non potendo immaginare l’evoluzione della pandemia, abbiamo sfruttato il periodo di chiusura del circolo per eseguire lavori come carotature di green e realizzazione dei nuovi tee ed altre operazioni che in presenza dei giocatori avrebbero creato disagi. Abbiamo poi iniziato a comprendere la gravità della situazione e del danno economico che stavamo subendo e che la riapertura non sarebbe stata così imminente. Abbiamo cominciato a ridurre i costi della manutenzione sospendendo le concimazioni primaverili per rallentare la crescita dell’erba e minimizzare i tagli. Abbiamo sospeso tutte le altre lavorazioni come verticutt e top dressing che normalmente eseguivamo in primavera per migliorare la qualità dei green in funzione delle numerose gare.

Anche la squadra campo, come tutti gli altri dipendenti del circolo, ha contribuito alla riduzione della spesa usufruendo della cassa integrazione abbinata a giorni di ferie lavorando a giorni alterni. Dalla riapertura del campo e per tutta l’estate l’affluenza di giocatori è stata davvero alta rimanendo comunque nei limiti per garantire la sicurezza di dipendenti e giocatori. Abbiamo intensificato nuovamente la manutenzione e riportato il campo al top. Sui green abbiamo immediatamente ripristinato le solite lavorazioni di ogni anno: verticutt e abbondanti sabbiature, concimazioni fogliari spinte ed elevata frequenza di taglio; in pochi giorni i green sono risultati nuovamente veloci e piacevoli al gioco. Consapevoli dei mancati incassi dei mesi di chiusura, abbiamo però mantenuto una linea di manutenzione ridotta per altre zone come fairway e rough riducendo tagli e concimazioni prediligendo i concimi granulari generalmente più economici. Abbiamo anche rimandato con gran dispiacere altri lavori straordinari di miglioramento del campo che erano stati programmati a inizio anno.

Con tutte queste attenzioni al contenimento dei costi abbiamo così concluso un complicato 2020, fiduciosi di poter affrontare con maggiore tranquillità il nuovo anno che si annuncia ancora tormentato da questa emergenza sanitaria.

Vanni Rastrelli

Vanni Rastrelli, già ottimo giocatore a livello giovanile, dal 2010 lavora sui campi da golf. Laureatosi nel 2012 in scienze e tecnologie agrarie presso l’Università degli studi di Firenze e Superintendent diplomato nel 2013 presso la Scuola Nazionale di Golf di Sutri, dal 2016 è greenkeeper del Circolo Golf Ugolino Firenze.

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