Davide Dottori: “Che onore aver superato il mio maestro”

E’ stato la grande sorpresa del concorso “Vota il golfista toscano del 2020”. Davide Dottori, 38 anni di Castiglioncello (Livorno) e agente di commercio L’Oreal Italia, ha iniziato a giocare solo nel luglio 2019 e si è tolto la soddisfazione di classificarsi al secondo posto, dietro al vincitore Massimo Cozzi e davanti a Tommaso Perrino. “E’ un grande onore essere arrivato così in alto in questo concorso, mi sento quasi a disagio ad aver addirittura superato Tommaso Perrino, il maestro grazie al quale ho realizzato i miei migliori risultati. E’ dallo scorso luglio che vado a lezione da lui, è un ottimo professionista e una persona fantastica. Ricordo un giro in campo insieme a lui, prima della gara vinta a Punta Ala con 52 punti. Mi ha fatto capire l’importanza della strategia e come affrontare ogni buca al meglio”.

Sorpreso di questo secondo posto?

“Sì, molto. Non me l’aspettavo e mi ha fatto davvero piacere. Devo ringraziare la ‘lobby dei budini’, un gruppo di amici del Golf Club Livorno che mi ha accolto, mi ha incoraggiato nella pratica del golf e mi ha sostenuto in questo concorso. Alberto Galatolo è il nostro top player, Riccardo Tola è il capitano, quello che mi spinge sempre a migliorarmi”.

Davide Dottori premiato da Michele Ghelarducci con il Trofeo Modì 2

Come ti sei avvicinato al golf?

“A 19 anni avevo fatto 5 lezioni di gruppo al Cosmopolitan, ma è stato nel luglio del 2019 che ho iniziato sul serio. Ho trovato un amico in un bar di Castiglioncello e mi ha detto che giocava a golf a Livorno. Non sapevo neanche ci fosse un campo a Livorno, così ho iniziato con la maestra Monica Moraldo e ho trovato un ambiente ideale per praticare questo sport”.

Quali altri sport avevi praticato prima?

“Dai 6 ai 14 anni ho giocato a ping pong e sono stato anche campione toscano. Poi surf e windsurf, con una parentesi dedicata al biliardo. Ma non mi piaceva stare sempre al chiuso”.

Che obiettivi hai per il 2021?

“Voglio continuare ad abbassare il mio handicap, che ora è 20,4. Ho fatto la prima gara alla Bagnaia il 22 febbraio con handicap 54 e sono molto soddisfatto dei miei progressi, ma so che adesso viene il difficile. Sto iniziando ad allenarmi con il driver, sul gioco corto me la cavo bene ma voglio dedicare più tempo al putt. A 40 anni, nel 2022, vorrei arrivare a un handicap con una sola cifra”.

Il 2020 è stato davvero un anno eccezionale per il tuo golf.

“Sì, oltre ai successi nel golf è nata mia figlia Giorgia il 6 maggio. Purtroppo il 4 giugno è venuta a mancare mia madre, ha fatto appena in tempo a vedere la nipotina. Il golf mi ha aiutato ad affrontare questo dolore, devo ringraziare anche la mia compagna Roberta che mi ha lasciato lo spazio per giocare ed allenarmi, pur con una bimba piccola. Comunque, le ho già portate in campo con me”.

Come spieghi la tua passione per il golf?

“Mi è sempre piaciuto l’agonismo e alla mia età il golf è lo sport ideale per giocare le gare nel fine settimana e cercare di migliorarsi. Il campo ti insegna sempre qualcosa, non puoi mai dare niente per scontato. Inoltre, quale altro sport ti consente di praticarlo in ambienti bellissimi e in compagnia degli amici? Grazie a circuiti come Mc Tour e N&T Golf Cup c’è la possibilità di giocare nei campi più belli della Toscana a prezzi accessibili. E poi chi dice che il golf non è faticoso? Anche solo camminare sei-sette chilometri è già un ottimo esercizio fisico”.

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