Andrea Martini supera la Qualifying School dell’Alps Tour

Un golfista dilettante toscano si affaccia al golf professionistico internazionale. Andrea Martini, aretino di 24 anni, ha superato la Qualifying School dell’Alps Tour, disputata in Italia dopo otto anni in Spagna, e grazie al dodicesimo posto in classifica (migliore italiano insieme al professionista Federico Zucchetti) si è guadagnato la “carta 6”, che dà diritto a partecipare a tutti i tornei del circuito Alps Tour, con gare in Europa e in Egitto.

“Sono felice, è stata davvero dura ma ce l’ho fatta – ha detto soddisfatto Martini a fine gara -. Ho festeggiato da solo purtroppo con una mezza bottiglia di Pinot nero, le norme anti Covid non prevedono nemmeno il caddie per queste gare. Questo risultato è il frutto del grande lavoro fatto con Alessio Bruschi a partire dalla fine dello scorso anno, interrotto durante il lockdown e poi ripreso alla Bagnaia. E’ una bella coincidenza che sia arrivato proprio nel giorno del compleanno di Alessio”.

Andrea Martini, golfista mancino dotato di grande potenza, la scorsa settimana aveva superato il primo Stage a Terre dei Consoli (+7 e 28a posizione) e si era qualificato per la finale su 54 buche, in programma sui due percorsi di Terre dei Consoli e Golf Nazionale a Sutri: al via c’erano 144 giocatori, dei quali 43 italiani, in rappresentanza di 18 nazioni, tra le quali Stati Uniti, Nuova Zelanda e Australia. Grazie al +3 del primo giorno e al -5 del secondo, il golfista aretino tesserato per la Bagnaia si era qualificato fra i primi 65 acquisendo già la “carta 8” e rimanendo in lizza per conquistare la “6” riservata ai primi 35 e che consente di disputare tutti i tornei dell’Alps Tour. “Sono sceso in campo abbastanza tranquillo ed è diventato tutto più facile grazie a 2 birdie nelle prime 9 buche. Alla 15 ho perso la palla ma sono comunque riuscito a fare par e ho finito con +1”.

Hai preso la carta piena per l’Alps Tour sullo stesso campo, a Sutri, dove hai tentato invano di superare la prova per diventare maestro.

“Ci ho provato due anni di fila, nel 2015 e nel 2016, e il secondo sono rimasto fuori per un colpo. Ma è stato meglio così, questa esperienza negativa mi ha dato la forza di continuare a giocare e a impegnarmi sempre di più”.

Quando hai cominciato a giocare a golf?

“Avevo 5 anni, i primi colpi li ho tirati al Casentino. Poi ho giocato a Valdichiana, Poggio dei Medici, Pavoniere e ora Bagnaia”.

Anche tuo padre Carlo è un grande appassionato di golf.

“Sì, è il mio primo tifoso. E anche il mio primo sponsor. Sono felice anche per lui”.

Passerai professionista?

“La carta 6 dell’Alps Tour consente di giocare sia da dilettante che da professionista. Per ora rimango dilettante e intanto mi godo questo importante traguardo raggiunto”.

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