In relazione al colpo di penalità inflitto a Matteo Carelli (nella foto), giocatore dell’Argentario Golf Club, all’inizio della prima giornata di gare del campionato toscano a squadre per non essersi sottoposto alla misurazione della temperatura corporea in occasione del ritiro dello score in segreteria, è intervenuto Sergio Cacialli, in qualità di Direttore di Torneo al Golf Club Toscana. Riceviamo e volentieri pubblichiamo la sua precisazione.
Ero Direttore di Torneo al recente Campionato Toscano a Squadre e devo, bonariamente intendiamoci (ma da arbitro di golf che ha inflitto la penalità, non posso farne a meno), far notare una inesattezza “tecnica” nel trafiletto relativo al colpo di penalità inflitto a Matteo Carelli.
Farsi misurare la temperatura e la firma dell’autodichiarazione sono formalità obbligatorie, richieste ai giocatori per ogni giornata di gara dal Protocollo Anti Covid della FIG.
Il mancato ottemperamento di queste formalità prevede, addirittura, l’esclusione del giocatore dalla gara; pertanto ho ritenuto più equo (nell’interesse sportivo del giocatore e per la salvaguardia della salute di tutti gli altri) reinviarlo, dal tee di partenza, verso la Segreteria (per fortuna sul luogo c’era a disposizione un cart, che lo ha riaccompagnato in Segreteria, visto che il tragitto non era brevissimo e avrebbe comportato un ritardo ancora superiore, partendo dal tee 10), per adempiere a questi obblighi, inderogabili in questo momento di perdurare della pandemia.
La situazione creatasi ha, per sua fortuna, configurato solo l’infrazione per “ritardo irragionevole”, dato che il giocatore, all’orario previsto per la partenza, era presente sul tee; il colpo di penalità è stato inflitto in base alla interpretazione 5.3a/4 (giocatore pronto a giocare al punto di partenza ma poi lascia il punto di partenza per qualche ragione) consultabile sulla Guida Ufficiale delle Regole del Golf.
Grazie per il lavoro che fate a favore del golf toscano e non solo.
Cordiali saluti,
Sergio Cacialli