Paletti in campo, un viaggio fra colori, divieti e penalità

Risponde Filippo Cirri, giudice arbitro internazionale e arbitro di innumerevoli Campionati Nazionali e Open (European Tour, Challenge Tour, Alps Tour, Let), membro della Sezione zonale regole Toscana e Umbria dal 2009 al 2019, attuale responsabile sportivo al Golf Club Bellosguardo Vinci e segretario di golf diplomato alla Sng

Paletti bianchi fuori limite, paletti gialli e rossi per aree di penalità. Si possono spostare se danno fastidio a un giocatore?

I paletti rossi e gialli (area di penalità), i blu (condizione anormale del campo, terreno in riparazione), ma anche quelli più strani, come ad esempio i verdi che possono essere usati per le aree ambientalmente protette, sono considerati come ostruzioni e si possono abitualmente rimuovere se interferiscono con il colpo del giocatore.

Ben diverso è il discorso per i paletti bianchi che definiscono i limiti del campo: questi infatti non possono essere rimossi se danno noia al giocatore, insomma non si può avere il “free relief”… E se invece un giocatore sbadato togliesse un paletto bianco? Fermi tutti! Se lo rimette al suo posto prima di eseguire il colpo, integro nella posizione in cui era e quindi non trae alcun vantaggio dal fatto di averlo tolto e poi rimesso, scampa la penalità, altrimenti riceve 2 colpi di penalità.

Ultimo aspetto da tenere in considerazione riguarda ad esempio i paletti che definiscono i fuori limiti interni (solitamente bianchi e verdi): il oro status deve essere definito all’interno delle regole locali di quel dato campo, solitamente vengono considerati come oggetto che definisce i limiti per una determinata buca (e quindi intoccabili per chi sta giocando quella buca) e ostruzioni movibili per tutte le altre.

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