Federgolf, sì alle gare ma solo se valide per l’handicap

Il golf, a differenza di molti altri sport, prosegue la sua attività pur con alcune limitazioni e con il ritorno alle prescrizioni più rigide del Protocollo anti contagio. Dopo l’ultimo Dpcm del 25 ottobre 2020, la Federazione italiana golf è intervenuta con la circolare numero 19 per stabilire che sono consentite:

le competizioni sportive riconosciute di interesse nazionale dal Coni, dal Cip e dalla Federazione italiana golf, ovvero organizzate da organismi sportivi internazionali, senza la presenza di pubblico e nel rispetto del Protocollo e delle Linee guida emanati dalle Federazione e/o dall’ente organizzatore;

le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, partecipanti alle competizioni di cui al punto che precede purché a porte chiuse e nel rispetto del Protocollo e delel Linee guida emanati dalla Federazione;

l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso i circpoli nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport e fatti salvi gli ulteriori indirizzi operativi emanati dalle Regioni e dalle Province autonome.

Nei circoli di golf sono quindi consentiti i corsi collettivi per giovani e adulti, così come le lezioni con i professionisti e la pratica. E per quanto riguarda le gare? A questo proposito ai circoli è stata recapitata anche la nota della Commissione Gare e Regolamenti su competizioni di interesse nazionale, firmata dal presidente ingegner Antonio Bozzi. “La Commissione Gare e Regolamenti della Fig – si legge – riconosce quali competizioni di rilevanza nazionale sia quelle ricadenti nella Attività sportiva agonistica che quelle ricadenti nella Attività sportiva amatoriale, se sono tali da determinare una modificazione dell’handicap dell’atleta”.

Sono escluse quindi le gare individuali di circolo su percorso non valido per l’handicap, quelle a coppie come Louisiana, foursome e greensome, mentre sono consentite le 4 palle la migliore perché possono provocare variazione handicap.

E’ stato anche aggiornato il Protocollo per contrastare e ridurre i rischi di contagio da Covid-19. Tornano le raccomandazioni più rigide quali evitare le partenze shot gun, mantenere la bandiera nella buca, togliere i rastrelli per i bunker e certificare verbalmente lo score, senza lo scambio fra giocatore e marcatore.

Articolo precedenteJewels Golf Trophy, a Montelupo una vittoria di famiglia
Prossimo articoloMemorial Giuseppe Baracchi al Casentino