Nei mesi di luglio e agosto le precipitazioni sono state praticamente assenti e molti campi da golf in Toscana sono stati messi a dura prova da siccità ed elevate temperature. Finalmente l’ultimo weekend di agosto è arrivata la tanto attesa pioggia, in totale sul campo da golf dell’Ugolino nel giro di 3 giorni sono caduti ben 39 millimetri di pioggia ed anche la temperatura dell’aria, specialmente di notte, ha subito un brusco calo termico. Con queste condizioni climatiche ottimali l’erba ha ricominciato a crescere più rapidamente, ma queste sono le condizioni ideali anche per lo sviluppo dei uno dei patogeni fungini che più colpisce i tappeti erbosi dei campi da golf: la Sclerotinia homeocarpa. Conosciuto comunemente come “Dollar spot”, il fungo provoca sul tappeto erboso una serie di chiazze secche circolari di color giallo paglierino dalle dimensioni di una moneta da 1 euro.
Tipico del periodo primaverile ed autunnale, si sviluppa con temperature che oscillano tra i 15° e i 30°. Nelle giornate più umide, quando la rugiada persiste sul prato per buona parte della giornata, è possibile vedere anche il micelio fungino che appare come una sottile tela bianca. Dal 2014 è entrato in vigore il PAN “piano di azione nazionale” che limita fortemente l’utilizzo di fitofarmaci sui tappeti erbosi sportivi quindi non sempre è possibile intervenire chimicamente. È molto importante una corretta manutenzione del tappeto erboso basata su concimazioni equilibrate, frequenti arieggiature e attenta gestione dell’irrigazione per cercare di mantenere il tappeto erboso in salute limitando il più possibile gli attacchi del “Dollar spot”.
Vanni Rastrelli
Vanni Rastrelli, già ottimo giocatore a livello giovanile, dal 2010 lavora sui campi da golf. Laureatosi nel 2012 in scienze e tecnologie agrarie presso l’Università degli studi di Firenze e Superintendent diplomato nel 2013 presso la Scuola Nazionale di Golf di Sutri, dal 2016 è greenkeeper del Circolo Golf Ugolino Firenze.