Giocare con l’acciaio o la grafite? Risponde Golfissimo


Il materiale dello shaft e la sua rigidità sono i parametri più importanti di un bastone da golf. Non dimentichiamo che costituisce l’80% del bastone stesso. I due materiali impiegati nella realizzazione degli shaft sono l’acciaio e il composito di carbonio, detto comunemente grafite. Il primo è un tubolare di acciaio al carbonio che viene prima rastremato per avere la conicità necessaria e poi temperato per renderlo elastico. Quest’ultimo passaggio rende il materiale molto armonico, cioè capace di generare potenti vibrazioni. La grafite, al contrario, non ha un potere armonico così importante perché realizzata per sovrapposizione di vari tessuti di carbonio imbevuti di resina che poi vengono polimerizzati per creare la rigidità e l’elasticità necessarie al suo impiego. Un tempo i due materiali si differenziavano molto per il peso, con l’acciaio pesante e la grafite leggera. Oggi le differenze si sono praticamente livellate e possiamo avere acciai anche leggeri e grafiti pesanti quanto serve. Mentre l’acciaio è esclusivamente impiegato nella costruzione di ferri, wedges e putters, la grafite si può utilizzare senza limiti in tutti i tipi di bastoni da golf.

È quindi nella scelta dello shaft per i ferri che si pongono delle alternative. Vediamo come orientarsi a grandi linee, fermo restando che la consulenza del proprio maestro di golf e il parere professionale di un club fitter possono aiutare a togliere ogni dubbio. Ci sono delle regole di base per la scelta del materiale che dipendono da diversi fattori: il primo è senza dubbio l’età poi il livello tecnico e di allenamento e infine la forma e salute del proprio corpo. Mentre l’acciaio è generalmente impiegato dai soggetti maschili di età adulta (molto più raramente le donne), il settore femminile, i giocatori e giocatrici Juniores fino ad un certo sviluppo del proprio corpo da valutare da caso a caso, Seniores e Master trovano vantaggi indiscutibili nell’uso della grafite. In linea di massima il giocatore dilettante dovrebbe interrompere l’impiego sistematico degli shaft in acciaio col raggiungimento dei cinquanta anni circa di età. Il livello tecnico e la frequenza settimanale con cui siamo presenti in campo sono altri parametri per la scelta; il giocatore occasionale, specialmente se di alto handicap, troverà utilissimo l’uso della grafite già da un’età meno matura, mentre il giocatore ultracinquantenne di ottimo livello che ha modo di allenarsi tre o quattro volte per settimana potrebbe non sentire il bisogno della grafite anche se già in categoria Senior. Ultimo, ma non meno importante, lo stato di salute del nostro corpo: patologie scheletriche o muscolari di qualsiasi genere possono acuirsi se usiamo gli shaft di metallo, poiché il nostro corpo è chiamato ad assorbire le vibrazioni generate coi i colpi.
Ovviamente questa è una suddivisione molto generica fatta per comprendere meglio la natura e la destinazione dei due materiali più importanti del mondo golfistico. Come ho già detto prima, il parere di un professionista preparato (club fitter o maestro) potrà chiarire meglio il vostro caso specifico.

Gianluca Gherardi (docente di club fitting presso la Scuola Nazionale di Golf)

http://www.golfissimo.biz

Articolo precedenteItinera Tuscany Challenge, a Montecatini un giovedì da grandi occasioni
Prossimo articoloProsecco Cup, golf spettacolare al Cosmopolitan