Trofeo Chervò e Memorial Cavalsani a Punta Ala

Due gare di grande prestigio hanno animato il fine settimana golfistico di Punta Ala. Sabato 13 il Memorial Giulio ed Emanuele Cavalsani ha ricordato il “padre” del campo di Punta Ala nonché a lungo segretario del circolo e il figlio, presidente della commissione sportiva e progettista del percorso di Riva Toscana. Domenica 14 il Trofeo Chervò (nella foto il gruppo dei premiati) ha richiamato molti golfisti nella gara sponsorizzata da uno dei marchi leader nel mondo del golf.

In questa competizione Matteo Natoli (Punta Ala) si è aggiudicato la sacca Chervò grazie al successo nel lordo con 33 punti, mentre nel netto di prima categoria Niccolò Melani (Ugolino) con 35 ha preceduto il compagno di club Giovanni Galeotti (33). In seconda le buche finali hanno premiato Franco Cencetti (Terre dei Consoli), arrivato a pari merito con Gino Faralli (38, Casentino), e in terza Guido Palombieri (Punta Ala) ha chiuso addirittura con 46 punti e ha staccato Cristina Di Grazia (40), anche lei tesserata per Punta Ala. Susanna Santini (35, Ugolino) è stata premiata come prima lady, Marco Brunelli (38, Antognolla) come primo senior.

La gara a coppie Golf Designer Memorial Giulio ed Emanuele Cavalsani, giocata come da tradizione con formula 4 palle la migliore (medal la prima categoria e stableford la seconda), è stata vinta da Massimo Cozzi e Fiorenzo Stazzoni con 70 colpi (-2 sul par del campo), con Fabio Allegranti e Roberto Perrino primi nel netto con 66 colpi, gli stessi di Camilla Bigagli e Lorenzo Leali classificati alle loro spalle. In seconda Giancarlo Zaza e Giuseppe Casetti hanno dominato con 44 punti, seguiti a 41 da Luca Vatteroni e Stefano Vagelli. Sandro Pagni e Paolo Cristallini sono stati la prima coppia seniores (40 i punti per loro con la conversione in stableford).

Fernando Damiani, presidente del Golf Club Punta Ala, ha ricordato le figure di Giulio ed Emanuele Cavalsani durante la premiazione, alla quale hanno partecipato Giovanna, figlia di Giulio e sorella di Emanuele Cavalsani, i figli di quet’ultimo Giulia ed Edoardo con la mamma Cristina Nieri Cavalsani. “Se oggi, a distanza di quasi 60 anni dalla sua realizzazione – ha detto Damiani – questo campo è considerato uno dei più belli d’Italia, lo dobbiamo alla bravura e alla lungimiranza di Giulio Cavalsani. Il nostro impegno è di conservarlo e migliorarlo per farlo diventare uno dei più bei campi d’Europa”. “Giulio è stato un genio – ha detto il vincitore Massimo Cozzi, che si è poi commosso nel ricordare l’amico prematuramente scomparso nel 2019 -. Emanuele è la persona che mi ha insegnato a giocare a golf, non riesco a dire altro…”.

I premiati del Memorial Giulio ed Emanuele Cavalsani, con al centro i familiari
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